Lontanamente insieme

Stiamo perdendo di vista il quadro generale: ai problemi che conoscevamo (migrazioni, povertà , guerre, terrorismo) dobbiamo aggiungere il problema pandemie, che come stiamo vedendo ha la particolarità  di scalare rapidamente la classifica dei problemi e fissarsi in alto con ricadute inedite sulle nostre vite.
Il territorio in cui viviamo ha iniziato a colorarsi (viviamo in zone dai colori primari: giallo, rosso, chissà se arriveranno altri colori ma speriamo di no), è diventato meno sicuro (gli ospedali sono stracolmi) e siamo tutti un po’ più soli.
Mentre siamo chiamati ad essere una comunità che si muove verso un obiettivo comune (sconfiggere il covid-19) non solo dobbiamo imparare a farci qualcosa con la solitudine ma ecco arrivare un paradosso: tra di noi qualcosa sta cambiando.
La socialità a cui eravamo abituati è stata messa in pausa per un tempo che ad oggi non abbiamo ancora capito quanto lungo sarà. Siamo chiamati ad essere “lontanamente insieme”.
La sottile linea che finora ci ha legati nelle relazioni sociali ora rischia di diventare più fragile e l’altro potrebbe essere “pericoloso” a prescindere dalla stima o dall’affetto che proviamo. Il sospetto si insinua, il rapporto si incrina. Un metro, due metri di distanza, sono misure alle quali non siamo abituati. E’ la fiducia a rimetterci. E’ la paura a vincere. Ma l’altro è come noi in questa circostanza, occorre ricordarlo.
Il periodo di solitudine a cui tutti siamo chiamati per cause di forza maggiore mentre serve ad abbassare la curva epidemica speriamo che sospenda solo il corpo dal gioco sociale ma non lo spirito, l’immaginazione, il pensiero, le intenzioni e le azioni concrete.
Essere pensati e pensare resta un valore che dobbiamo provare a non perdere.
E’ quindi importante in questo momento provare a rintracciare e intrecciare relazioni che per quanto siano virtuali abbiano per obiettivo quello di non chiuderci ma aprirci a nuove possibilità. E’ un tempo che passerà, è un ricordo che resterà. Sarà importante perché forse sarà in grado di insegnarci che la vita si fa con i nonostante. Nonostante tutto quindi, restiamo aperti, prudenti ma aperti. I problemi, oramai lo sappiamo, sono anche opportunità.

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