Insieme alla collega Dott.ssa Diletta Montagni questa volta abbiamo esplorato il senso profondo di un “no” pronunciato in condizione di neurodivergenza. Ciò che è fondamentale (per i caregiver e per gli insegnanti) è il riconoscimento dei segnali, l’ascolto e il sostegno di quelle manifestazioni di dissenso per permettere ai piccoli (ma anche agli adolescenti) neurodivergenti di potersi affermare e differenziare. Libertà, sicurezza e autonomia allora non sono solo diritti: sono i primi passi verso l’indipendenza e il benessere.
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