Qualche giorno fa Paolo Giordano (fisico e scrittore – La solitudine dei numeri primi-) dalle colonne del Corriere della Sera suggeriva la lettura di Spillover, un libro uscito nel 2012 a firma di uno scrittore e giornalista del National Geographic per Adelphi.
Avevo la sensazione che ogni informazione percepita fino a quel giorno fosse precipitata, esagerata, esasperata. Quindi ho pensato che un approfondimento potesse essere utile almeno per sfoltire e fare un po’ di ordine nei pensieri.
Per comprendere con un respiro più ampio ciò che sta accadendo ma anche quanto complessa e sorprendente sia la situazione “virus” ho seguito il suggerimento e ho letto il libro di Quammen. Al netto di tutto ciò che sta passando come informazione (o “deformazione”?) riguardo al coronavirus se si ha intenzione di avere meno paura e più consapevolezza, meno certezze popolari e più respiro internazionale io, dal mio piccolo punto di osservazione, ne consiglio la lettura.
Spoiler: in questi giorni sta andando a ruba questo libro e nonostante i suoi otto anni resta attualissimo, forse proprio perché offre una prospettiva diversa, fresca e meno “infettiva“ delle parole che stiamo ascoltando ovunque.