Ed eccomi tornata dal Salone, dalla presentazione de “Le Madri sono bugiarde”. Tra carta e digitale, tra giovani autori e veterani, tra gente che ci crede tantissimo e gente che si prende in giro, tra gente che mangia un panino mentre guarda le ultime pubblicazioni della Marvel e gente che prende appunti alla conferenza sul talent coaching. Il Salone insomma, con il wi-fi che non si collega, con alcuni microfoni che fischiano, con gente che si inventa storie a sei mani e gente che canta le storie quasi senza voce. Il mio umile Salone, con i complimenti inaspettati e gli sguardi curiosi.
Un ringraziamento ad Elena Dasseni per la sua preziosa presenza e la sua irriducibile e contagiosa allegria.
